v_img01_picII melanoma è una proliferazione maligna dei melanociti in grado metastatizzare a distanza. Benché il termine “maligno” sia comunemente utilizzato insieme alla parola melanoma, si preferisce ometterlo poiché il melanoma benigno non esiste e pertanto la denominazione melanoma maligno ci appare ridondante.
Il termine melanoma in situ si riferisce allo stadio in cui la neoplasia è localizzata all’interno dell’epidermide e/o nell’epitelio dei follicoli piliferi e nei dotti escretori delle ghiandole sudoripare [Maize 1998].
Pertanto, non essendo presenti cellule melanocitarie maligne nel derma e non esistendo alcuna continuità con il plesso vascolare, il melanoma in situ non dovrebbe avere, almeno dal punto di vista teorico, potenziale metastatico.
L’incidenza del melanoma risulta in continuo aumento negli ultimi decenni, mentre la prognosi fortunatamente appare in progressivo miglioramento a seguito del fatto che i pazienti si presentano ad uno stadio più precoce rispetto al passato, con lesioni più piccole e soprattutto più sottili, ancora potenzialmente curabili [Shafir 1982].
Ancora oggi, nonostante i progressi nel trattamento del melanoma, lo scopo principale è quello di diagnosticare il melanoma nella sua fase iniziale di sviluppo.